Un miracolo, della scienza. A Terni un paziente affetto da tumore ai polmoni e alle ossa, è stato dichiarato totalmente guarito. Il suo cancro è stato curato con il calore.
In termini tecnici, mediante l’utilizzo della “ipertermia capacitiva profonda”.
Ben lungi dall’essere una pratica sperimentale la metodica è presente nel Prontuario Terapeutico Nazionale da circa venti anni, codificata al numero 9985.2, quindi è terapia riconosciuta da tutti gli Stati della Comunità Europea e nel mondo.
Poco diffusa in Italia, ben di più all’estero, tale cura è indicata per il trattamento di tumori solidi (seno, polmone, fegato, stomaco, colon-retto) e per ridurre le metastasi. Può essere o meno associata a chemioterapia e radioterapia.
Non solo, è anche in grado di stimolare il sistema immunitario perché provoca la liberazione di sostanze immunoregolatrici, le citochine, che hanno un effetto protettivo per l’organismo. In particolare la tecnica messa a punto dal professor Andras Sazsz, biofisico della Sant Istvan University di Budapest, e adottata in Umbria dal Centro Medico Demetra di Terni, sfrutta le modificazioni indotte da un campo elettromagnetico a bassa frequenza (13.56 mHz) sulla cellula tumorale.
La novità sta nella capacità della macchina di discernere il tessuto sano da quello malato in virtù della sua diversa conducibilità elettrica, conseguenza diretta della differente attività metabolica della cellula neoplastica rispetto a quella sana. L’effetto terapeutico del trattamento si esplica attraverso il blocco della duplicazione della cellula tumorale (apoptosi) e successiva necrosi. In più di dieci anni d’applicazione il trattamento si è dimostrato sicuro e praticamente senza effetti collaterali, cosa confermata anche dall’esperienza acquisita nel centro di Terni con oltre 3.000 ore di trattamento effettuate.
E dunque tale metodologia terapeutica è stata recentemente impiegata su un paziente seguito dal dipartimento di Oncologia dell’ospedale di Arezzo, curato in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale.
«Il paziente – spiega Francesco Castaldi, amministratore delegato di Demetra – è guarito». «La nostra specializzazione – ricordano Marco Ballerini e Valter Cassutti presidente e direttore sanitario del Centro Medico Demetra – è frutto di una collaborazione avviata anni fa con St. Istvan University di Budapest, in particolare con capo del dipartimento di Biotecnica, il professor Andras Szazs. Il professor Szazs è uno dei massimi esperti mondiali degli effetti dei campi elettromagnetici sui sistemi biologici, nonché padre dell’elettroipertermia per il trattamento dei tumori solidi. L’affinamento della conoscenza di questa metodica e la presa di contatto con altre realtà italiane ed estere operanti nel settore, ci ha convinti a dotare il nostro centro di un macchinario per l’ipertermia capacitiva profonda diventando così il terzo Centro in Italia ad averlo, dopo l’ospedale San Giuseppe di Empoli e il Policlinico di Bari».
Oggi Demetra è anche leader italiano nella produzione di emoderivati ad uso topico, comunemente chiamato Gel Piastrinico, PRP Platenet Rich Plasma, usato principalmente in ambito ortopedico, medico-sportivo e in medicina e chirurgia estetica. Recentemente l’attenzione del Gruppo si è concentrata sulle potenzialità della medicina personalizzata e di quella rigenerativa, a tale scopo è stato realizzato un nuovo centro per terapie cellulari avanzate con una moderna “cell factory” dotata di apparecchiature all’avanguardia.
Terni, guarito dal cancro ai polmoni grazie alla terapia del calore
Malato oncologico curato con successo dal Centro Medico Demetra con la metodica “ipertermia capacitiva profonda”
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