TESEI E ZUCCARINI ILLUMINANO L’ABISSO DELLE FOIBE

Ciascuno in forma diversa ma entrambi con l'obiettivo di dare luce a tragici fatti per troppo tempo oscurati dal buio di una politica negazionista o faziosamente contraria ad ammettere tali crimini contro gli Italiani

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Stefano Zuccarini
Stefano Zuccarini

Noi cinquantenni, (figuriamoci le generazioni precedenti), abbiamo subito l’assordante silenzio dei libri di storia sul tema dei crimini del Generale Tito contro gli Italiani di Istria, D’Almazia, di Trieste e di Fiume, (zone confinanti con la ex Jugoslavia). Quegli stessi libri di storia, (scelti da professori palesemente di sinistra), sui crimini di Hitler e Mussolini erano generosi di pagine, mentre erano avari di verità sui crimini di Tito e sui milioni di morti causati dal dittatore della Russia, un certo Iosif Stalin.

A tutt’oggi il negazionismo o oscurantismo delle Foibe, è tema di accesi dibattiti e polemiche, a causa di una certa classe politica che continua a minimizzare o giustificare le atrocità dei partigiani comunisti del Generale Tito.

Su tali atteggiamenti, impregnati di sangue misto ad ipocrisia,  si ergono forti le voci della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e quella del Sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, in occasione del “giorno del Ricordo”, (il 10 febbraio scorso). 

Le parole di Donatella Tesei, (riportate dall’Ansa-Umbria)

“Un quadro ancora, colpevolmente, poco conosciuto, disegnato con i pennelli intinti nei vividi colori della violenza, della crudeltà, della morte”. Così la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, in occasione del “Giorno del ricordo”.
“Le Foibe – prosegue la Presidente Tesei – sono un drammatico passaggio della storia che racconta l’immensa sofferenza delle popolazioni fiumane, dalmate, istriane e giuliane. Un massacro che ancora oggi ha zone d’ombra e il cui ricordo è stato a lungo avvolto dal silenzio. Un silenzio che rende ancora più forte il dolore delle famiglie, che sminuisce la memoria, che umilia la storia stessa assetata di verità. E’ anche per questo motivo che celebriamo il ‘Giorno del ricordo’, che rivolgiamo convintamente un sincero pensiero alle migliaia di vittime di un feroce eccidio, un abisso di atrocità, su cui non possiamo far calare il sipario dell’indifferenza”.

Le parole di Stefano Zuccarini, (riportate sulla sua Pagina Facebook)

“Questa mattina abbiamo reso omaggio ai Martiri delle Foibe, onorando al meglio la Giornata del Ricordo del 10 Febbraio: una ricorrenza voluta dal Governo Berlusconi, per ricordare i tanti morti, e gli esuli di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.
Abbiamo ricordato una vera e propria pulizia etnica commessa dal regime comunista jugoslavo di Josip Braz Tito ed anche da partigiani italiani, nel nome dell’internazionale comunista.
Come Sindaco, e come Amministrazione Comunale, abbiamo voluto realizzare ed apporre una targa commemorativa, che ho avuto l’onore di scoprire questa mattina.
Ho inoltre annunciato una mozione che sottoporremo all’opposizione, per chiedere al Governo la revoca delle onorificenze dello Stato Italiano al dittatore Tito.
Ringrazio Piefrancesco Pinna per la toccante testimonianza delle violenze subite dalla sua famiglia, i ragazzi delle scuole che hanno disegnato la lapide e che sono intervenuti, gli amministratori, le autorità civili e militari ed i tanti cittadini che sono intervenuti numerosi come non mai.”

 

 

 

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