Attraversando la Valle Umbra, sia in auto sia in treno, non si può non rimanere affascinati dalla bellezza di Trevi, cittadina medioevale di forma pressochè conica radicata sul cocuzzolo di un colle.
La città ha origini antiche, addirittura nella zona sono stati rinvenuti insediamenti preistorici, il nome deriverebbe dall’antico Umbro e più precisamente dalla radice “treb” che sta ad indicare “costruzione”.
Conobbe un periodo di crescita in epoca romana, quando si sviluppò anche in pianura a causa della vicina strada “Flaminia”. Durante il periodo longobardo si alleò con Perugia per contrastare Spoleto, tra alterne vicende fu poi assoggettata al dominio della Chiesa fino all’unificazione d’Italia.
“brillan templi e palagi al chiaro giorno e sfavillan finestre intorno intorno”
Così Trevi si mostra agli occhi del Leopardi. Ed in effetti Trevi è ricca tracce del suo antico passato: di chiese, soprattutto (in tutto il comune ce ne sono una trentina) e di dimore antiche.
La chiesa principale di Trevi è il Duomo di S.Emiliano, primo vescovo di Trevi e patrono della città. I resti più antichi risalgono al XII secolo, ma probabilmente la chiesa insiste su un edificio precedente. Collegato alla vita di S.Emiliano è anche l’ulivo di S.Emiliano, primo vescovo di Trevi.
La leggenda vuole che il martire sia stato ucciso dopo essere stato legato a quella che all’epoca era una giovane pianta d’ulivo … tutto questo accadde più di 1000 anni fa, e l’ulivo di S.Emiliano ha effettivamente ben più di 1000 anni, l’ulivo millenario più antico dell’intera regione, tanto da essere censito tra le piante protette.
Altra chiesa degna di nota è quella di S.Francesco sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, si svolse il miracolo dell’asino. Era il 1213, e Francesco stava predicando alla popolazione accorsa. Un asino iniziò a ragliare, impedendo alla gente di ascoltare, così Francesco gli chiese di restare in silenzio, e si racconta che l’asino ubbidì, mettendosi a terra, con la testa tra le zampe.
La chiesa è stata costruita nella metà del XII secolo, e al suo interno conserva uno degli organi più antichi al mondo, risalente al 1509.
Da visitare assolutamente è anche la Chiesa della Madonna delle Lacrime, nel luogo in cui, secondo la tradizione, dalla figura della Madonna dipinta in un’edicola – ancora esistente – iniziarono a sgorgare lacrime di sangue.
La chiesa conserva al suo interno affreschi, tra gli altri, del Perugino e dello Spagna.
Un altro suggestivo luogo di culto è la Chiesa di S.Caterina. Della chiesa, immersa tra gli ulivi, non resta molto, ma sulla parete di fondo si può ammirare una Crocifissione a grandezza naturale, un’opera di grande impatto visivo.
“Hospes intrabis, stabis amicus, dominus recedes”: “Entrerai da ospite, vi resterai da amico, uscirai da padrone”. Questo è l’antico motto dell’ospitalità trevana, che si può leggere sul portale di Palazzo Manenti, uno dei più antichi e belli della città.
Oltre agli antichi edifici pubblici, quale, tra gli altri, il Palazzo Comunale e la Torre Civica – risalenti al XIII secolo – Trevi è ricca di antiche dimore, che raccontano la storia della città, insieme a quella delle illustri famiglie che le hanno abitate.
Tra le più belle vi sono il Palazzo Valenti di Riosecco, e la Villa Fabbri, costruita all’interno di un parco che offre una veduta mozzafiato sulla valle sottostante, fino a Spoleto. La villa, ora di proprietà del Comune, risale alla fine del 1500.
La ricchezza dei monumenti e degli edifici non è la sola buona ragione per visitare Trevi.
Oltre al tartufo nero e al vino Trebbiano (che prende il suo nome proprio da Trevi), questa bella cittadina umbra è famosa per il suo olio e per un prodotto che potrete trovare solo lì: il Sedano Nero di Trevi, autentica delizia.
E proprio a questo prodotto tipico è dedicata la Mostra Mercato che ormai da quarant’anni si tiene nella terza domenica di ottobre, in contemporanea con la Sagra della salsiccia.
L’ultima domenica di ottobre, poi, si presenta un’occasione unica per assaggiare l’olio di Trevi. Nell’ambito della manifestazione Andar per frantoi e mercatini, in Piazza Mazzini, i produttori locali offrono bruschetta con olio nuovo, una tradizione che si rinnova ogni anno ormai dal 1995.
Sempre in ottobre hanno luogo delle suggestive feste in costume. Si comincia con il primo sabato di ottobre, con la sfilata storica, e a seguire, la domenica, con il Palio dei Terzieri, mentre il sabato e la domenica della quarta settimana di ottobre si può assistere a Scene di vita medievale, una rievocazione storica in costume per le vie del centro, alla quale danno vita oltre 300 figuranti.
E l’estate di Trevi si anima di musica, teatro, folclore, gastronomia: Trevi in piazza, dal 1° al 24 agosto.