Umbria da visitare: Panicale

Cittadina di Etruschi e Romani, vicina al confine con la Toscana

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Panicale Pg.
Panicale Pg.

Una tappa obbligata per chi viene a visitare l’Umbria a nord-ovest, (la cosiddetta zona del Lago Trasimeno), una bella cittadina ricca di arte, cultura e storia antica.

Il colle di Panicale è appartenuto al territorio di Chiusi etrusca e romana. Con tutta probabilità il primitivo nucleo urbano nasce attorno ai secc. VII-VIII d.C., in periodo longobardo, come centro fortificato della Tuscia. Ne fa fede la dedica a San Michele Arcangelo (santo particolarmente venerato dalla popolazione germanica) dell’antichissima pieve, oggi Collegiata.
A partire dal sec. XI, Panicale diventa un centro strategico di particolare importanza per il dominio territoriale di Perugia, posto com’è a controllo della Valle del Nestore e del Trasimeno. Il centro urbano, affacciato come una terrazza naturale sul lago, si sviluppa ad andamento circolare intorno a tre piazze disposte in asse verso la sommità del colle. In basso si incontra l’antica piazza del Comune (Piazza Umberto I), dove si eleva il trecentesco PALAZZO PRETORIO, situato di fronte all’elegante FONTANA in travertino del 1473, che si ispira alla Fontana Maggiore di Perugia. Si raggiunge poi la Piazza della COLLEGIATA DI SAN MICHELE ARCANGELO, la più antica del territorio (X-XI secolo) ampliata definitivamente fra i secc. XVII e XVIII, elevata a collegiata nel 1618. All’interno, tra fastose decorazioni di gusto barocco, si segnala la tavola con la “Natività” di Giovan Battista Caporali (1519), una “Annunciazione” attribuita a Masolino e un “Crocifisso” ligneo con braccia snodabili del sec. XV.

Il percorso termina in alto con la piazza dove si erge il PALAZZO DEL PODESTA’, caratterizzato da un rustico bugnato in arenaria. Fuori dalla Porta Fiorentina si incontrano la duecentesca CHIESA DI SANT’AGOSTINO, che conserva all’interno affreschi di scuola giottesca e peruginesca, e l’elegante CHIESA DELLA MADONNA DELLA SBARRA, di forme tardo cinquecentesche. All’interno della CHIESA DI SAN SEBASTIANO, di origine trecentesca, si trova il “Martirio di San Sebastiano” (1505) del Perugino, uno dei più importanti affreschi del Maestro in Umbria, dove troviamo Pietro Vannucci intento a rielaborare quei problemi spaziali che lo avevano occupato fin dalla sua giovinezza. Rispetto all'”Adorazione”, più affollata e narrativa, il “Martirio” è concepito come una rappresentazione astratta formata da figure geometriche.
La piramide centrale è costituita da quattro arcieri di apollinea eleganza, come danzanti attorno al corpo del Santo che, placidamente, riceve le frecce. Dietro la scena, oltre una sequenza di archi di sapore classico, si estende uno splendido panorama che poi è quello che si ammira fuori dalla chiesa, verso il Trasimeno e la Valdichiana. All’interno della CHIESA DI SAN SEBASTIANO è collocato un affresco staccato proveniente dalla Chiesa di Sant’Agostino, raffigurante “Madonna in Gloria coli Bambino e Santi” attribuito a Giovanni Spagna.

Il TEATRO CESARE CAPORALI sorse nel sec. XVIII come “Teatro del Sole”. Fu trasformato nelle forme attuali dall’architetto Giovanni Caproni nel 1858. L’interno, tutto in legno, è decorato con stucchi e medaglioni dipinti. Il telone, che raffigura “L’ingresso di Boldrino da Panicale a Perugia” fu dipinto nel 1869 da Mariano Piervittori.
Interessante la presenza di santuari, il SANTUARIO DELLE GRONDICI, a circa 10 Km. da Panicale, edificato sulla fine del sec. XV in onore della Madonna delle Grazie a seguito dell’evento miracoloso della resurrezione di un bambino. All’interno si trova, infatti un dipinto (1495) che ricorda l’evento, realizzato dal pittore tedesco Gregorio Gregori Teutonico, residente nell’allora Castel della Pieve.

Nella vicina frazione di Tavernelle si trova il rinascimentale SANTUARIO DI MONGIOVINO. La chiesa, a pianta centrale con cupola, fu edificata da Rocco da Vicenza, ispirandosi a modelli bramanteschi, sui primi del sec. XVI . Un raro esempio di costruzione in pietra arenaria, monumento nazionale, cui ai superbi portali in pietra serena, corrisponde un interno ricco di affreschi cui si segnalano opere di Niccolò Circignani detto “Il Pomarancio”, Arrigo Fiammingo, Giovan Battista Lombardelli e Domenico Alfani (XV secolo). Il Santuario è stato recentemente interessato da un completo intervento di restauro con i fondi per il Giubileo del 2000 che lo hanno riportato al suo antico splendore. Alle spalle del Santuario, su un ameno colle, il borgo medievale di MONGIOVINO VECCHIO. Sulla traccia del sacro muovendosi dal centro di Panicale a circa 1 Km. si può raggiungere la CHIESA DI S. MARIA DELLA QUERCIOLANA consacrata da Paolo III nel 1543.

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