La nostra regione, acquisisce un nuovo record in ambito nazionale relativo alla più grande superfice boschiva (pari al 50% del suo territorio).
Anche questa condizione permette la crescita degli ambiti funghi porcini autunnali.
Siamo in ritardo sulla presenza di funghi porcini rispetto ad altre regioni, ma l’estensione boschiva della nostra regione fa ben sperare sul mese di settembre e anche su tutto l’autunno. Non tutti, probabilmente, sanno che l’Umbria è la regione con la maggiore presenza di boschi e che il 50% della sua superficie è, appunto coperta da alberi. Dovremmo, quindi, avere, le ceste piene di porcini, proprio come sta avvenendo dal Veneto, al Trentino, a tutte le regioni alpine e persino in Calabria? Si. Purtroppo però, per noi, la siccità ha bloccato tutto. E ora bisogna sperare che la pioggia di questi giorni si combini bene con lunghi soleggiamenti portando la temperatura nei nostri boschi a 20 gradi. Condizioni asolutamente possibili: speranza fondata, quindi.
Umbria In Umbria – spiega Coldiretti – si spera in una ripresa a breve per le varietà autunnali perchè fino a metà giugno c’è stata una raccolta di porcini, galletti e prataioli a “macchia di leopardo” poi la siccità ha bloccato tutto. Un’opportunità anche per gli 8,8 milioni gli italiani che secondo la Coldiretti hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre, mese ideale proprio per il turismo ambientale e le passeggiate in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali.
Funghi La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà – sottolinea la Coldiretti – per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. I funghi rappresentano una risorsa importante per un Paese come l’Italia che può contare su circa 11,4 milioni di ettari di bosco che copre il 40% della superficie del Paese.
Boschi in Umbria In Umbria la copertura è al 50% della superfice che significa la regione italiana insieme all’Emilia Romagna con maggiore presenza di alberi: 1815 per ettaro. Secondo i dati resi noti lo scorso maggio nella giornata mondiale della fauna selvatica la situazione boschiva dell’Umbria è stata definita «sana», sono state le parole del dirigente del Servizio Foreste della Regione Umbria, Francesco Grohmann: «Siamo intorno al 50 per cento di superficie regionale coperta da boschi; non è mai stata così estesa negli ultimi 300 anni ed è raddoppiata dagli anni ‘50 a oggi. Il dato, del 2015, indica che c’è un aumento ogni anno di 2mila ettari di bosco. Un incremento che, di fatto, torna a essere in linea con ciò che occupava storicamente, fino al 1700. Anche se, il suo avanzare sottrae superficie al pascolo e, più in generale, all’agricoltura, con modifiche delle specie presenti. In definitiva, un aumento progressivo di bosco va a ridurre la biodiversità di quelle zone».
Fonte: umbria24.it