Nel 2018 il carnevale sarà breve, perché terminerà il 13 febbraio: ma il Bartoccio non se ne preoccupa, anzi, ’n se ne ‘ncura, e ha deciso di allungarlo di una settimana. Può farlo? Certo: il Bartoccio è il re del Carnevale perugino!
Tra una pinoccata e un torciglione, il Bartoccio sta preparando sul suo tavolo della cucina non solo i classici cappelletti per il pranzo di Natale, ma anche le sorprese per il prossimo carnevale: e la prima sorpresa sarà l’ingresso trionfale del Bartoccio e della Rosa a Perugia, con tanto di bartocciate e di musica popolare. I particolari sono ancora riservati, ma si preannuncia una vera e propria cerimonia ufficiale di investitura del Bartoccio come re del Carnevale perugino, e della Rosa, ovviamente, come regina. Re e regina buffoneschi e impertinenti, lo possiamo prevedere, ma per tutto il carnevale vigerà solo la legge del Bartoccio: m’arcomanno divertivve!
Il Bartoccio indosserà il nuovo costume, realizzato per lui da Divertilandia di Perugia, e sarà impersonato da Graziano Vinti.
Intanto, come ogni anno, la Società del Bartoccio sta predisponendo una serie di iniziative culturali e popolari, il cui calendario sarà reso noto all’inizio di gennaio, ma che attualmente è coperto da doveroso riserbo.
Il presidente della Società, Renzo Zuccherini, ha comunque dichiarato che le Giornate avranno inizio sabato 20 gennaio, appunto con l’ingresso trionfale del Bartoccio, e proseguiranno oltre la fine del carnevale, fino al 17 febbraio, per quasi un mese di iniziative: spettacoli, bartocciate, laboratori, conferenze, burattini, ecc.
“Gli assi portanti delle Giornate del Bartoccio restano i grandi temi carnevaleschi, come il canto, la musica, il ballo, il cibo, la commedia e lo spettacolo, le bartocciate, che appoggiano su una ricerca che continua e che va riportando alla luce aspetti sempre più interessanti della nostra cultura cittadina. Il divertimento, lo vogliamo precisare, è strettamente legato alla cultura, ne è il risultato popolare e divulgativo. Lo scopo delle nostre iniziative rimane la ricostruzione di un tessuto di appartenenza alla storia cittadina nei suoi aspetti più alti e identitari, come lo spirito critico, la voglia di indipendenza, la capacità di satira”.
“La Società del Bartoccio – continua il presidente Zuccherini – pur non ricevendo alcun contributo pubblico e con scarsissimi mezzi, riesce a garantire un alto e ricco livello di iniziative grazie ad alcuni sostegni privati, ma soprattutto grazie al volontariato e all’entusiasmo dei soci e degli amici del Bartoccio”.
L’appuntamento è dunque per l’inizio di gennaio, con il nuovo manifesto e l’avvio delle iniziative.